A proposito di maschere

come si spiega il successo di qualcosa che fino a pochi anni fa non piaceva a quasi nessuna donna?

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    MODA E MODE
    Ciao a tutti! Propongo questa mia riflessione sulla "moda", con la speranza di offrire nuovi spunti ai lettori e senza la minima intenzione di offendere qualcuno, perché il rispetto degli altri è la base della civiltà. Premettendo che non sono una psicologa (la qual cosa gioca a mio favore, visto che anche molti gli psicologi seguono fedelmente la moda), intendo affrontare l'argomento "moda" da osservatrice esterna, ovvero da persona che non si precipita ciecamente ad adottare qualsiasi tipo di "look" venga proposto dallo stilista o dal vip di turno. Se scelgo di aderire ad una moda (cosa che avviene molto raramente) lo faccio solo dopo aver considerato se questa moda mi piaccia davvero e sia adatta alla mia figura e personalità. Tutti si dovrebbe agire in questo modo logico, eppure la grande maggioranza delle persone oggi segue ogni nuova moda senza porsi interrogativi e senza curarsi se stia migliorando o peggiorando il proprio aspetto. Le mode in realtà esistono fin dai tempi antichi, ma è stato con il diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa, che la moda è diventata un business da miliardi di dollari. In particolare dal ventesimo secolo in poi, c' è stato un continuo avvicendarsi di mode di ogni tipo, spesso di brevissima durata. Entro certi limiti, tutti seguiamo la moda, perché non possiamo vestirci con gli abiti di duecento anni fa. Oggi abbiamo però la fortuna di avere a disposizione una scelta molto vasta di stili, che possiamo anche mischiare a piacimento per realizzare il nostro stile personale, cosa che però ben pochi fanno, preferendo copiare lo stile dei vip. Oggi sempre più persone, di ogni età, seguono le mode del momento. Ciò che conta per la gente è uniformarsi, mostrare di essere aggiornata e al passo coi tempi, essere "trendy" nel proprio aspetto anche nel caso in cui, una certa moda lo peggiori drasticamente, perché non tutti i modi di acconciarsi o vestirsi sono adatti a tutti senza distinzioni: ad esempio, se una donna con gambe stortissime dovesse mettere una minigonna soltanto per seguire una moda, risulterebbe più attraente? Con la gonna lunga o i pantaloni, la donna in questione coprirebbe un suo difetto (difetti ne abbiamo tutti!) e apparirebbe più gradevole. Il mio ragionamento è forse sbagliato?
    Seguire una moda, significa per un giovane (ma oggi non solo per i giovani) sentirsi più sicuro, sentire di appartenere a un gruppo che lo accoglie proprio (e spesso soltanto) per il suo modo di apparire e non per la sua interiorità e personalità.
    Chi non segue la moda spesso viene escluso, considerato inferiore (quando invece molto spesso si tratta di persone estremamente intelligenti) e trattato quasi da appestato. Questo è tragicamente sempre più vero man mano che passa il tempo. La forza con cui vengono impresse nella mente delle persone certe mode, è sempre meno contrastabile, anche per persone dotate di media intelligenza, le quali sorprendentemente si lasciano andare trasformandosi in un lampo nel tipo "ideale" eletto dalla moda del momento, sopprimendo la propria individualità e uniformandosi alla massa. A questo punto, mi viene in mente una strofa di una mia poesia che dice "l'individuo ormai si perde nel labirinto degli uguali, come fare ora mi chiedo, a esser veri e restar tali?".
    Spesso una moda della quale tutti sembrano entusiasti, dopo un po' di tempo viene accantonata lasciando il posto ad un'altra diametralmente opposta e tutti si adeguano obbedienti, rinnegando quello che fino a pochissimo tempo prima sembrava piacergli tanto. La potenza di questi "suggerimenti" sul modo in cui dobbiamo apparire, è travolgente e sembra essere diventata inarrestabile, tanto da riuscire addirittura a ribaltare i gusti delle persone! Un esempio di questo strano fenomeno è rappresentato dalla moda della barba, la quale fino a qualche anno fa, era poco diffusa tra gli uomini perché in generale poco apprezzata dalle donne: ricorderete certamente che, fino a pochi anni fa, tra i cantanti, attori e sportivi considerati belli, pochi avevano la barba e quasi sempre era molto leggera. Poi, sorprendentemente, sembra che quasi tutte le donne si siano innamorate di ciò che fino a poco prima non gradivano.
    Molto spesso una persona non si chiede se una determinata moda la stia rendendo davvero più bella o sia adatta alla propria personalità: ad esempio, i sopracciglioni che oggi sono tanto di moda tra le donne, si addicono veramente ad un volto femminile dolce e magari anche minuto? Rendono davvero la ragazza più attraente? Ne ho viste alcune con le sopracciglia più grosse degli occhi. A me non sembra proprio che queste enormi sopracciglia mettano in risalto lo sguardo, le trovo pesanti ed opprimenti. Mi domando inoltre se agli uomini piacciano.
    Spesso, oggi si seguono più i "consigli" della moda che quelli del medico. Molta gente sembra agire in modo automatico. Mi sorprende molto il fatto che anche persone di 40, 50 o più anni, aderiscano alle più banali mode come fossero teen agers.
    Poniamoci questa domanda: ci si può davvero innamorare in massa e contemporaneamente, tutti della stessa cosa? Ogni persona è unica e ha il proprio cervello, è la forza con cui i mass media (tramite la pubblicità che ormai ci segue ovunque, i programmi spazzatura e tutto il resto) imprimono nella testa della gente certi messaggi, che annulla la capacità di fare una scelta consapevole. Tutti ci si uniforma e quasi non c'è più distinzione tra una persona e l'altra, si appare come un unico enorme corpo. E' essenziale avere la consapevolezza di questo fenomeno, solo così saremo davvero liberi di scegliere!
    A volte la moda è oggettivamente brutta o poco pratica: ricordate ad esempio, negli anni dal 2003 al 2006 circa, i pantaloni che lasciavano il sedere mezzo di fuori e che erano sempre sul punto di cadere giù? Erano belli e pratici? Tra l'altro, erano anche poco igienici per se stessi e per gli altri. Nello stesso periodo andarono di moda le scarpe da donna con le punte lunghissime, con cui camminare era un'impresa.
    La depilazione maschile è un'altra "necessità" creata dalla moda: premesso che, giustamente, ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole con il proprio corpo, bisogna riconoscere che, mentre le donne si sono sempre depilate, per l'uomo è una pratica nuova e onerosa, avendo da estirpare molti più peli decisamente più robusti di quelli femminili, dovendo necessariamente ricorrere alla dolorosa ceretta, spesso total body.
    Ora sta andando di moda addirittura lo smalto per unghie da uomo, mi astengo dal commentare.
    Non voglio commentare neppure su piercing e tatuaggi, sempre più diffusi, dico soltanto che personalmente non mi attraggono, tra l'altro so che farli è abbastanza doloroso, inoltre rimuovere un tatuaggio non più gradito può essere un problema.
    Probabilmente qualcuno penserà che, in fondo, non c'è nulla di male a seguire una moda. Il problema è che la moda si basa sul concetto falso e pericoloso che "se non ti conci così, allora non sei attraente e vali zero!" e annulla la capacità di scelta del singolo individuo. La frustrazione e la depressione sono dietro l'angolo, se non si vuole o non si riesce a conformarsi prontamente alla moda del momento, ragion per cui, spesso anche chi dentro di sè aborrisce una certa moda, alla fine cede e vi aderisce per il timore di venire emarginato o considerato "strano". La moda non di rado influenza anche il modo di parlare, di pensare e di agire, spesso senza rendersene conto. Esiste un lato oscuro in tutto ciò, un'incognita inquietante: se chi inventa le nuove mode è così abile a manipolare le persone, chiediamoci fin dove potrebbe spingersi la sua sete di guadagno. Di solito, in questo campo, le persone sono viste soltanto come polli da spennare. Non solo in questo campo, qualcuno giustamente dirà, ma la moda è pura futilità e apparenza, un giro di miliardi basato sulla vanità, l'ingenuità e l'influenzabilità delle persone.
    Quei pochi che non seguono la moda mantenendosi fedeli al proprio gusto personale, spesso vengono guardati dall'alto in basso, giudicati ed emarginati, ma sono le proprio le persone capaci di non farsi manipolare troppo dai martellanti messaggi provenienti dai mass media, quelle dotate di maggiore capacità di ragionamento e di spirito critico, consapevoli che la società in cui viviamo inventa di continuo nuovi modi per far spendere i soldi (faticosamente guadagnati) in frivolezze (tra le quali la moda occupa un posto di rilievo) che risplendono come diamanti, tanto rari quanto preziosi, in mezzo a innumerevoli sassi grigi, opachi e tutti uguali. IL CORAGGIO PIU' GRANDE E' ESSERE SE STESSI, SEMPRE E COMUNQUE!
     
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    Ciao, ammetto che ricevere una notifica da questo blog dopo tutti questi anni mi ha stupita: non ricordavo nemmeno che esistesse ancora e invece!

    Ma passiamo a ciò che hai scritto.
    Io sono stata definita spesso una persona "refrattaria" all'influenza sociale. Non so di preciso quali processi mentali mi rendono tale, ma la manipolazione non fa molto effetto su di me, forse perchè sono cresciuta con una madre narcisista che su di me ha testato ogni tipo di manipolazione e ne sono uscita così coriacea che i futili tentativi delle pubblicità di abbindolarmi, sono veramente troppo deboli per sfiorarmi anche minimamente.
    Per questo io vesto solo ciò con cui sono comoda e che mi sta bene.
    Ammetto che, soprattutto negli ultimi anni, ho avuto non poche difficoltà a trovare abiti adatti al mio corpo e ai miei gusti, perchè anche io penso che non vada seguito il trend del momento ad ogni costo: se qualcosa ti sta male, ti sta male! Io sono stata una persona obesa e quindi non faccio body shaming, vorrei che il messaggio che cerco di trasmettere arrivi in maniera pulita e senza fraintendimenti: se la forma del tuo corpo non ti consente di indossare un abito e dare un buon risultato, perchè esporsi al ridicolo? Negli ultimi anni ho visto che molte persone, in nome della body positivity hanno fatto mostra dei più orripilanti abbinamenti di vestiario.
    Io, sinceramente, quando pesavo 80kg non mi sentivo a mio agio in shorts e top. Che poi, parliamoci chiaramente, quando sei grosso certi abiti sono pure scomodi. Mi chiedo come facciano le ragazzine oggi a portare con tanta nonchalance vestiti che stanno loro palesemente male e le costringono pure a stare strizzate e lasciano i segni del tessuto sulla pelle.
    Non hanno intorno persone che le consigliano? Non hanno uno sguardo critico nei propri confronti? E sia chiaro, non penso che "sei grasso, non ti puoi mettere gli shorts", no. Dipende dalla forma del tuo corpo. Alcuni shorts stanno male anche a donne magrissime!
    Per il trucco anche... vedo persone con gli occhi piccoli mettere la matita sia sopra che sotto l'occhio, così l'effetto è come se qualcuno abbia tirato loro un paio di cazzotti prima di farle uscire di casa. Io per esempio, sto molto bene con il trucco anni 40-50 e i forti contrasti, che non si usano più adesso che è tutto color pastello. La cosa non mi preoccupa. Spesso sento di persone che mi chiedono perchè vesto spesso di scuro o uso l'eyeliner con tratti desueti... ma non mi faccio toccare dalla loro opinione. Rispondo che mi stanno bene, e loro sono costretti ad ammettere che è vero, "però non si usa più, hai mai provato quegli ombretti rosa e bla bla bla" ma come faccio io a mettere il rosa se ho la pelle bianco cadavere? Su di me, ci vuole il contrasto. Piuttosto che ombretto rosa, meglio niente ombretto e solo eyeliner.
    Il mio essere così sicura nel mio aspetto e nel modo di pormi, negli anni mi ha conferito il potere di mettere in soggezione le persone e ancora non ho ben capito come possa essere successo. Ma chiaramente, non è un problema mio.

    Il fatto è che ci troviamo circondati da persone prive di carattere, succubi, e spesso ignoranti o di scarsa intelligenza. Sembra arrogante, superba come affermazione, ma soprattutto negli ultimi anni sono sempre più convinta dell'ultima cosa. Non riesco ad avere una conversazione piena, ricca, approfondita con quasi nessuno. Tengo i miei pensieri per me e scrivo, ma a volte la sensazione piacevole di condivisione, di conversazione con una persona che lessicalmente e intellettivamente è al tuo livello, si fa sentire in maniera particolarmente forte.
    Ho avuto negli anni diverse amicizie che in principio sembravano condividere con me questo tratto dialogativo, esplicativo, filosofeggiante, ma in realtà poi con gli anni l'evoluzione delle loro vite le ha portate ad essere sempre più superficiali o egoreferenziate, impegnate solo sui propri interessi e poco inclini a conversazioni che possono spaziare su qualsiasi argomento. Contemporaneamente a questo processo di allontanamento dal pensiero critico, ho notato come si avvicinassero invece a credere alle fake news, ad essere manipolate e a credere a tante di quelle stronzate che nemmeno le enumero, pettegolezzi e scivoloni di varia entità. Questo perchè hanno sviluppato quella dipendenza che è comune a tutti coloro che hanno una dipendenza da devices e social networks: hanno scariche di serotonina e dopamina quando vengono apprezzati dalla massa.
    Le persone metidabonde come noi, sono fonti di serotonina molto più blande rispetto a quello che può fare una pioggia di likes sotto ad una foto di un aperitivo. La loro droga è diventata la gratificazione istantanea e tutto ciò entra in conflitto con un pensiero arzigogolato, complesso, che fonda le sue basi sulla riflessione profonda.
    Questo li ha resi più inclini alla manipolazione da ogni fronte, quello della moda è solo uno dei tanti.
    In fondo bisogna ammettere che una conversazione di questa portata implica un certo sforzo intellettivo, una concentrazione nella composizione delle frasi, per cercare di analizzare ed eviscerare un argomento nella sua interezza. Si tratta sempre di discorsi lunghi, che richiedono tempo e dedizione. Per una mente semplice siamo solo una fonte di pippe mentali e noia. Quanto è divertente e soddisfacente invece ricevere tanti likes e visualizzazioni...

    Dopo che passano mesi e anni rivedo queste persone e non le riconosco più e mi chiedo chi sono? Erano loro stesse prima, quando conversavano con me, o dopo, quando piacciono a tanti e sono piene di attenzioni, ma non sanno più ascoltare un vocale di due minuti perchè troppo faticoso?

    Per quanto riguarda invece le persone che lavorano nel settore pubblicitario e che sono abili nella manipolazione delle masse, a scuola imparano proprio questi trucchi perchè per loro sono fonte di guadagno e non possono farne a meno, a meno che non scelgano per principio di opporsi al sistema, consapevoli che questo potrebbe comportare la perdita del lavoro, l'invalidazione dei propri studi e di fatto uno spreco di tanti anni e sacrifici. Non possono fare altrimenti, soprattutto in questo periodo storico, e quindi lo fanno. A questo proposito ti consiglio di leggere dei testi che trattano della PNL, la programmazione neurolinguistica che serve a manipolare l'interlocutore a semplici parole e ovviamente i manuali di manipolazione mentale e del linguaggio del corpo. Ti renderai conto che manipolare le persone e capire cosa vogliono (individuare la loro domanda senza che ne facciano parola e prontamente proporre una offerta che accetteranno di buon grado) è molto più semplice di quanto si può immaginare.

    Grazie per il confronto, mi ha fatto piacere rispondere a questo post. Scusa eventuali ripetizioni o errori di ortografia, ho scritto di getto senza rileggere.
    Buona fortuna per tutto.
     
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