La teoria delle caramelle

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    Nell'ufficio in cui lavoro, è presente una ciotola di caramelle per i clienti in attesa.
    Le caramelle sono quelle in perenne offerta al discount, in pacchi da 500 pezzi, sempre le stesse da anni, tutte hanno lo stesso gusto (scritto chiaramente su ogni involucro). Tuttavia la carta che le contiene cambia di colore per ogni caramella. Ci sono quelle gialle, quelle blu, verdi, rosse, arancioni... Ed è incredibile come la gente si rapporti ad esse a seconda di cosa scelgano gli altri.
    Durante la giornata ho l'incarico di dare uno sguardo alla ciotola, e di riempirla qualora sia vuota.
    Più di una volta, soprattutto all'inizio del mio lavoro presso questo posto, mi è capitato di trovare la ciotola con ancora qualche caramella al suo interno, tutte avevano la carta dello stesso colore, e sebbene la gente manifestasse chiaramente la voglia di prenderne una, alla vista di caramelle tutte dello stesso colore, storcevano il naso e rinunciavano. Addirittura a volte capita che mi dicano "ma sono finite le caramelle", io vedo che ne rimangono ancora una decina dello stesso colore e dico "no, guardi, ce ne sono ancora", guardano le caramelle e poi me, infine sbottano "ma ci sono solo quelle di quel colore". Ho provato a far comprendere ad alcuni clienti, che esigevano che riempissi nuovamente la ciotola, che in realtà hanno tutte lo stesso sapore indifferentemente dal colore dell'involucro, ma quasi tutti hanno fatto facce contrariate e solo pochi si sono dimostrati stupiti e mi hanno creduto.
    Quindi ho cominciato ad osservare il processo con più attenzione.

    Se nella ciotola delle caramelle (che ne contiene circa 30) inserisco 15 caramelle gialle e le restanti di colori differenti, i clienti finiranno prima quelle di colori vari, lasciando la maggior parte delle caramelle gialle nella ciotola. Ciò non si spiega con un semplice esperimento di statistica, perché a primo impatto darebbe un risultato del tutto irrazionale.
    Ovviamente essendoci più caramelle gialle, è chiaro che a parità di volume ne avanzino di gialle, in realtà la quantità di gialle rimanenti è troppo evidente per essere considerato un caso. Su 30 caramelle, di cui 15 gialle e 15 varie, ne sono avanzate solo 12 gialle.
    Solo 3 persone hanno preso le caramelle gialle. Tutti gli altri hanno preferito le caramelle di colori differenti.

    Mi sono chiesta la ragione di questo razzismo dolciario.
    Sono giunta a varie conclusioni.

    Alle persone piace scegliere la cosa che risalta di più. In un mucchio di cose gialle, il nostro occhio è attirato da quell'unica cosa che è di colore differente. Allo stesso modo ora ci troviamo circondati da persone il cui anticonformismo è così accanito da divenire una nuova forma di conformismo. La diversità viene ostentata. Nel mio ufficio arrivano curriculum e richieste di assunzione così elaborate ed originali che ti passa la voglia di conoscere la persona stessa.

    In secondo luogo, se le persone si accorgono che avanzano molte caramelle gialle e che tutti gli altri prima di lei hanno scelto caramelle di colore differente, saranno portate ad emularle, optando sempre per caramelle di altro colore, pensando che se gli altri non le hanno scelte, evidentemente non sono buone.
    Quest'ultimo concetto mi ha fatto pensare al concetto di estetica e a come alcune persone scelgano amici, compagni, partner di vario tipo, semplicemente perché risaltano in mezzo alla folla. Vedo coppie basate solo sulla bellezza. Due belli, che si sbaciucchiano, la cui relazione è fondata sull'aria fritta. Vedo amicizie basate soltanto sul grado di virilità e fighezza, nel caso degli uomini, e sulla bellezza e l'attrattiva nel caso delle donne.
    Mi rendo conto di quanto i rapporti umani si stiano sempre più degradando e alla fine ti trovi di fronte a persone che non conosci, di cui sai poco e niente, ma con cui hai passato tantissimo tempo, solo perché si "abbinavano" bene a te.
    E così, agli occhi di molte persone, non siamo altro che caramelle. Belle da cogliere quando siamo gratis e sgargianti, da arenare in un ricordo quando veniamo scartate e perdiamo l'unica cosa che ci rende attraenti ai loro occhi. Lo sfizio di un momento di golosità, che finisce quando sale l'insulina.
    Triste come anche un essere umano possa essere stereotipato a questo concetto... Come una amica ti possa essere stata vicina per anni, perché in quel momento eri ciò che le facevi comodo, qualcosa di diverso dagli altri, e come non appena hai perso il tuo involucro, immediatamente ti ha gettato via, come la carta di una caramella.
     
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    Vedo che è un messaggio di qualche anno fa, ma sono interessantissime riflessioni! Non è uno studio dentistico, spero ;)
    Emulazione e stereotipi sono avvilenti :( ma ci sono sempre state e sempre ci saranno. Però bisogna stimolare le persone a mantenere acceso il cervello! Se le caramelle fossero sostituite da cioccolatini, cosa succederebbe?? :woot:
     
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    No, è uno studio del settore finanziario 😊 con i cioccolatini non avrebbe senso: il cioccolato sa sempre di cioccolato.
     
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